Chi, passando in cima al Monte San Paolo, a piedi, in Mtb o in auto, non ha mai notato il Cippo di Garibaldi? A primo impatto sembrerebbe un Cippo come se ne vedono tanti, ma questo punto, ha una valenza molto più importante di quanto non si possa immaginare.
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Siamo nel luglio del 1849 e la colonna Garibaldi è nel Montefeltro durante gli ultimi sanguinosi combattimenti durante la prima guerra di indipendenza contro gli austriaci, ma facciamo un passo indietro.
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La corsa verso Venezia e la battaglia contro gli austriaci
Uscito da Roma alle ore 20 del 2 luglio 1849 Garibaldi, con circa 3.983 uomini e 819 cavalli, per un intero mese riesce a sfuggire alla caccia degli austriaci comandati dal dal maresciallo Radetzky, con l’ordine di uccidere lui ed i suoi uomini a vista. L’intento era quello di raggiungere Venezia che ancora resisteva agli austriaci. Con il passare dei giorni e delle battaglie però, il suo reggimento perse progressivamente uomini.
Garibaldi e il Monte San Paolo, porta di accesso a San Marino
Proprio nel Montefeltro il fronte nemico si fece ancor più sanguinosa con epiloghi drammatici (fucilazione seduta stante dei prigionieri) nelle zone di Sant’Angelo in Vado, Pian di Petra e Piandiprete. Sul Monte San Paolo (Monte Tassona all’epoca ndr…) avvenne però la svolta che permise a molti uomini di non perdere la vita.
”…Dopo mezzanotte e precisamente all’una, al chiarore della splendida luna, passando su alcuni prati prima e sopra una strada careggiabile poi, all’alba si ritrovarono sul versante orientale del Monte Tassona. Ed ecco apparire loro “l’area vísione di San Marino!” .
Così descrivevano il luogo nelle loro memorie alcuni garibaldini. San Marino infatti, che era uno stato libero, ed ebbe un ruolo fondamentale nella lotta contro gli austriaci. I sammarinesi furono infatti registi di un patto tra i garibaldini e l’esercito austriaco per permettere ai pochi uomini rimasti di raggiungere Venezia senza che venissero uccisi a vista. Il patto era quello di deporre le armi e sciogliere la legione. All’epoca il Monte Tassona (Monte San Paolo ndr…) non era una montagna con gli spazi aperti che siamo abituati a vedere oggi, ma su di esso sorgeva un villaggio di contadini di cui ancora oggi si possono vedere alcuni resti…
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Nella zona limitrofa all’attuale Cippo, proprio a ridosso del villaggio, Garibaldi sciolse la legione per avere un passaggio sicuro prima verso San Marino e poi verso Venezia per lui ed i suoi uomini. La storia poi, proseguì ben oltre il Monte San Paolo e Monte Grimano Terme che oggi non sono più terre di sanguinose battaglie, ma piuttosto luoghi dove rigenerare corpo e mente a stretto contatto con la natura.
Testo realizzato in collaborazione con Tony Di Stefano
Gallery – La revocazione storica del 2016
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